(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →Alla fine la scelta è sempre nelle nostre mani. Le decisioni che prendiamo in un tempo piccolissimo hanno il potere di stravolgere l’intera esistenza_ (Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →la gente torna ma le cose non ritornano com’erano, la gente torna ma non si può tornare indietro per ripartire da un momento che è ormai svanito nel tempo_
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →(Massimo Bisotti, La luna blu, il percorso inverso dei sogni)
continua → Ti ricordi quel giorno che avevo fretta e in macchina alla radio passava quella canzone che ti piaceva tanto? Avevo già parcheggiato l’auto ma ho capito che tu volevi sentirla. Così ho atteso che finisse, lasciando il motore acceso, senza dire niente. Mentre tu l’ascoltavi, io ascoltavo te. La radio trasmetteva il suono e tu mi trasmettevi la felicità. Sì, poi ho fatto tardi ma che importa? Che importa quando è all’interno di queste piccole scelte che si schiude l’amore?
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →Se quell’abbraccio stretto, avvolgente, da stritolare il respiro al cuore non arriva, la porta non si chiude e torneremo, continuamente, come anime fantasma in pena d’amore_tritolare il respiro al cuore non arriva, la porta non si chiude e torneremo, continuamente, come anime fantasma in pena d’amore_
(Massimo Bisotti, La luna blu)
Riprendere fiato, ripulire il respiro e chiedere all’amore di entrare come un debuttante entra all’esordio della primavera. E sentire d’improvviso l’applauso del vento_
(Massimo Bisotti, La luna blu)
continua →Il fulmine ricade sempre dove ha colpito davvero invece, è questo il problema. Il fulmine non ti lascia mai una volta che ti ha preso per bene. E’ la sua elettricità che cercherai ancora e sempre nella vita: qualsiasi sfumatura tiepida, qualsiasi energia attrattiva inferiore non avrà il potere di prenderti. Se non avessi conosciuto quel fulmine potresti scegliere e invece è il fulmine che sceglie te_
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
Poi mi spegnerai per dedicarti alla tua realtà ma ci ritroveremo ancora in qualche sogno, in qualche flashback di passato che riaffiora dalle cose che fanno la ruggine e che scorgerai ancora brillante, come un anello che non ha perso mai la sua lucentezza iniziale a dispetto del tempo. Tu lo rimetterai al dito, per ripercorrere incontri, stazioni, aeroporti, magie. Ti scorrerò nelle vene in quel momento così forte da farti sembrare impossibile che io possa entrare come mare nel tuo corpo. Ti accorgerai che la bellezza fa male, che tutto ciò che è troppo forte spinge sul petto e può far soffocare, dilaniare la carne quando debole si è arresa a un facile addio. Siamo morti insieme senza saperlo, per questo vivremo ancora ognuno altrove. Le visioni si mescoleranno alla realtà e immagineremo adulti i bimbi mai avuti, cresciuti nel pensiero senza noi. Forse l’amore non basta, non si può stare bene insieme, non si può stare bene senza. Io sento che saremo felici comunque, perché se così non fosse non avremmo potuto scegliere di sopportare questa distanza. Ci aspetteremo in milioni di altri amori per smettere di aspettarci. Faremo l’amore con corpi senz’anima per scambiarcela ancora una volta. E io realizzerò tutti i miei sogni, tutti quelli per cui basterà il mio impegno e mi mancherai accanto, quando stupidamente mi volterò fra la folla sperando di vedere il tuo sorriso illuminare di presenza un giorno disperato_
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →
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