Oggi, ogni volta che mi vieni in mente, sento sempre lo stesso brivido. Mi assale come fosse un guerriero a turbare i miei anticorpi, e mi ammalo di te, con la febbre nel pensiero. Mi commuovo più facilmente se scruto un’emozione in giro per le strade, ti sento lì con me, te la regalo nel silenzio.Ti stringo accanto, come fossi piccolissima e mi stessi nella tasca della giacca vicino al cuore, a stretto contatto con il mio sentire. E certo che no, non saremmo stati perfetti, anzi, avremmo litigato un casino, forse proprio perché siamo molto simili. Al mio “grillo parlante”, quando torna a bussare, non apro quasi mai, ma a volte mi spiace lasciarlo fuori al freddo, così lo faccio entrare e mentre inizia a obiettare gli chiedo una tregua, una tregua fra la mia vita e il mondo, così si arrende e si addormenta. Beata incoscienza, dicono dei giovani. Beata fortuna, dico io, è un’incoscienza preziosa. Osservo i ragazzi per strada, quando si baciano, quando nei loro occhi c’è l’eternità, quando nei loro occhi c’è l’immortalità degli dei, la luminosità del :” Resto anche domani, ci sarò”, con una convinzione, una sicurezza che a stento ritroverai se non nei folli come me, perché io, alla mia età, la possiedo ancora. A volte devo distogliere lo sguardo, perché è troppo forte l’emozione, perché rivedo te, respiro il mare, mi entra nelle narici di prepotenza con un capogiro incontrollabile e mi fa sentire insieme male e bene non averti mai dimenticata. Allora quei ragazzi li fotografo di nascosto e vale per tutte le fotografie che non abbiamo. Ho dei rapporti meravigliosi con le donne con cui ho avuto una storia. Ho visto nascere il bimbo della mia prima fidanzata, ho visto il matrimonio della donna che credevo avrei sposato io, molti anni fa. Con te non ho voluto veder appassire un fiore mai sbocciato. Non ti avrei mai regalato dei fiori strappati alla tua terra, perché tu meriti la vita. Eppure, anche se non credo a un’altra vita dopo questa, l’energia di questo sentimento resterà, si mescolerà agli elementi naturali e continuerà a vivere sì, anche dopo di noi.
– Massimo Bisotti, Un anno per un giorno
Ognuno mette in mostra i suoi articoli più belli. Controlla che nel magazzino ci sia l’equivalente di quello che c’è fuori. Mi sono sempre fermato nei negozi così. È nei negozi così che facciamo i nostri acquisti migliori.
– Massimo Bisotti, Un anno per un giorno ´work in progress)
continua →La nuova edizione di Foto/grammi dell’anima riesce il 10 febbraio 2015. Foto/grammi è un piccolo libro di fiabe che ho scritto a vent’anni, perdonerete le sue ingenuità, sono quelle che conservo tuttora, perché gli occhi che avevo da bambino non li ho persi mai.
Il primo evento avverrà il 13 febbraio, al Centro Commerciale Campania di Marcianise (Caserta), alle 18.
Il nostro San Valentino insieme invece a Milano, al Mondadori Multincenter di Piazza Duomo, alle 17 e 30.
Il #maicontrocuore tour riparte da qui, poi seguiranno Bari, Lecce, Roma, (Comunicherò le date appena possibile).
Desidero che questo libro sia un dono da regalare alle persone che amate, un libro per dire: “Ti stavo pensando e ho preso questo libro per te. Ho preso questo libro per dirti che, in mezzo a tutte le stelle, tu sei la mia stella“.
Vi regalerò anche dei segnalibri stella sperando che ognuno possa proteggere o trovare la sua!
Grazie, sempre.
Max
continua →Ho sempre pensato che la vita ti regali con ogni persona al massimo un paio di occasioni, la seconda, se per qualche strano motivo hai buttato via la prima. Tu le sprecherai entrambe, poi continuerai a pensarci sempre, come una condanna, un tormento, un chiodo fisso distratto dal muro solo alcuni secondi, il giusto tempo per staccarsi e far crollare in terra, in mille pezzi, le tue certezze di anni. Perché in cuor tuo sai che avrai dovuto rinunciare per cause di forza maggiore, non avresti voluto. Conoscerai cos’è la disperazione, conoscerai l’impotenza che consiste nel riporre il domani in una speranza negata. Tutto ciò che vivrai con chi avrai accanto ti risveglierà sempre un ricordo sottile, prepotente, assoluto, selvaggio e passionale com’è una storia non consumata, un’emozione proibita. Uno sguardo incancellabile, e lo sapevo, lo sapevo già, credimi, lo sapevo come un giuramento che non l’avrei dimenticato, né avrei potuto ritrovarlo mai più negli occhi di nessuno. Lei aveva uno sguardo che sapeva tutto di me e io sapevo tutto del suo, senza esserci potuti dire quasi niente che potesse giustificare quella strana sintonia. Due persone che si guardano e si spogliano di tutto, hai presente? Si percorrono, come si fa con una strada che conduce nel punto più alto che c’è ma poi devono rivestirsi, nascondere la propria intimità e cedere al potere del “non si può”, divisi su un bivio beffardo. Ma io quello sguardo lo conservo dentro di me come un segreto ribelle che si è svelato al respiro e fa parte di ciò che mi tiene in vita, non me lo sfilo dal cuore. Perciò ogni mio respiro lo alimenta ancora.
– E quindi si sceglie il primo tipo di amore?
– Credo di sì, a malincuore, ecco il perché di tanta gente infelice. Forse sprecando il momento perfetto poi ci si consola così, quasi fosse una giustificabile punizione. Io no, io non ce l’ho fatta. Ho preferito niente. Ma oggi penso che forse, più semplicemente, la natura degli uomini sia questa qui. Noi amiamo essenzialmente quello che ci manca.
Massimo Bisotti Un anno per un giorno (work in progress)
continua →
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