Non lo so se le occasioni migliori siano davvero il premio per qualche mancanza. C’è chi se ne va e ti porta comunque con sé, c’è chi sa barattare un sogno per una certezza e chi alle certezze preferisce sognare. C’è chi resta nell’aria e poi scompare un attimo per riapparire, come quella mia maglietta che si colora quando la esponi al sole, dovresti tenerla sempre al buio per dimenticare. Invece io la tengo dalla parte migliore, leggera al vento, si prende i raggi ma anche i calci sul cuore, eppure non ho mai scelto di cambiare. Al buio la vita si sposa con il nero opaco della parola “sostituibile” e ho sempre associato l’amore alla parola “indispensabile” che non significa non poter vivere senza, significa vivere meglio con, e da quando mi sono accorto di questo sono cambiato per sempre, dando peso alla qualità rispetto alle quantità, oggi so che pesa più un fiore vivo che cento diamanti. Ma se hai potuto vivere senza di me, giorni, anni, e per me un giorno senza di te durava un secolo, non sei tu, non puoi essere tu, non posso credere che sia tu la scelta definitiva della mia vita. Perché abbiamo diritto a un’altra occasione. E invece no…non ne abbiamo affatto diritto, non è possibile pretendere un miracolo. Però ti dico che non ho perso il coraggio di ricominciare a pensare a qualcuno che sappia scrivermi magari un messaggio magico sul telefono, un messaggio con scritto :”In bocca al lupo, amore”, un messaggio che mi faccia smettere di fare ciò che faccio per leggerlo, per sbirciare almeno, un messaggio tanto atteso quanto inaspettato, e questo non solo per colpirci i primi tempi, in un fantastico momento di splendido e devastante innamoramento, comune a tutti nella vita. E non importa di chi mi dice che meno diamo e più otteniamo, non posso cambiare il mio modo di essere solo perché al giorno d’oggi i bei regali non piacciono più e le persone preferiscono smettere di sorprendersi per cercare eternamente, con una sorta di insano masochismo, un cambiamento che non arriverà. Ma con questo non ti sto dicendo che mi accontenterò. Vivrò senza aspettare, aspettando comunque un segnale. Altrimenti niente, altrimenti collezionerò pezzi di niente piuttosto che una schiera di “così e così”. Poi un giorno magari t’incontrerò per la strada con gli occhi rivolti nella mia stessa direzione, ci guarderemo increduli, un po’ felici e un po’ no per questo incontro teso a tradimento dal destino. Tu mi regalerai un sorriso dei tuoi, un sorriso strepitoso, esplosivo, improvviso ma un po’ triste e nostalgico com’è quella parte che ho visto e che ho amato di te. Ci guarderemo e ti dirò: “Comunque sia andata qualunque giornata, comunque vada, comunque andrà la mia vita, non smetterò mai di ricordare l’immensa fortuna di averti incontrata”.
E tu mi risponderai: “Vale anche per me?”.
– Massimo Bisotti, Un anno per un giorno (work in progress)
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