Ripiegò il cuore e lo mise via, come si fa con un portafogli vuoto da cui non puoi più prelevare niente.
D’ improvviso gli cadde in terra, come un’extrasistole selvaggia e si sbrigò a raccogliere tutti i pezzi per paura che qualcuno ci si avventasse e li mangiasse con quella crudeltà che polverizza e dilania i buoni sentimenti. Era bravo a far questo, fin da bambino. Assurdamente i pezzi li ritrovò e lo ricollocò nell’insenatura da cui era caduto. Dall’esterno sembrava un cuore normale, di tutto rispetto, ma non batteva più_
( Il quadro mai dipinto)
