La maggior parte delle persone ti dimostrerà interesse fin quando avrà la speranza di prendere qualcosa. Poi passerà oltre, tornando ogni tanto a sbirciare la tua vita per vedere a che punto sei. So che richiede molto allenamento capire questo. Non vogliamo accettare di non essere davvero unici come spesso ci dicono. Arrivare al cuore di qualcuno non è solo un modo di dire, si ha davvero bisogno di percorrere una strada. È una strada interna, strettissima e può passarci soltanto una persona per volta. Questo è ritrovarsi insieme, alla fine: Accorgersi che qualcuno ha smosso tutto il resto, rischiando di fare una gran confusione, cambiando le indicazioni per fare posto a noi. Ogni volta che avrai voglia di raggiungere il mio cuore, dovrai passare attraverso di me. Io lo renderò possibile. Ogni volta, per tutte le volte. Persino le volte che aspettandoti, continuerò a fissare la mia strada vuota, le volte che deciderai di non venire più…
continua →restano incollate con la pelle e con i pensieri per sempre. Sono insieme la molla che scatta per riportarle sempre vicine. Sono la foto mai dimenticata. Restano aggrappate l’una alla vita dell’altra, a dispetto di tutto e di tutti. In ogni modo vada a finire, qualunque cosa accada, sono lontane dalle solite consuetudini. Sanno abitare una dimensione che nessuno sarà in grado di vedere se non la crede possibile. Il loro incontro condiziona comunque tutto il loro futuro, senza via di scampo. Ecco cosa significa strapparsi un pezzo di sé e consegnarlo inconsapevolmente a un altro essere…
continua →Sono quelli che io chiamo gli errori di felicità. E forse un giorno smetterò di cercare nell’aria il profumo dei tuoi occhi. Ti penserò solo come una non adatta a me. Forse.
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →Quando qualche tempo fa ho aperto la posta e ho letto il mittente della mail, quasi ho stentato a crederci. Rileggo bene: – “Sono un editor della narrativa Mondadori”. E insomma, ve la faccio breve, “Il quadro mai dipinto” uscirà con Mondadori. Sono andato avanti a piccoli passi. Partendo da zero da solo, poi con voi ed è insieme che abbiamo corso. Ho reso la realtà il più vicino possibile a ciò che avevo sognato per me, senza paura di sfidare la vita. Non dobbiamo avere paura di sfidare la vita con l’umiltà di vincerne unicamente il dolore. Possiamo avere due altri occhi con cui guardare il mondo, occhi incontaminati, rigenerati dal semplice stupore, contagiati di curiosità. Occhi che sanno scartare quel che ci vuole ferire e mettere a fuoco sempre il nostro sogno. Ecco, non sono mai andato controcuore, non ho mai smesso di tirare dritto verso il mio sogno. In mezzo alla folla il nostro sogno non dovremmo perderlo mai, soprattutto nei momenti in cui è sfocato, faticoso e sembra allontanarsi o svanire. Oppure quando qualcuno vorrebbe sporcarcelo senza ragione. Noi possiamo metterlo in salvo…
continua →Per uno che ce la fa, mi dicevo, centomila o forse più deragliano senza arrivare.
Per uno che ce la fa a toccare la felicità, milioni e milioni di persone scendono prima.
Ho trascorso così tanto tempo in viaggio, sempre lontano da casa e senza arrendermi mai, nonostante non tutte le volte si vedessero panorami piacevoli dai finestrini.
Però è sempre l’arrivo che conta, pensavo. Eppure ogni arrivo era spesso lo stesso. Tanto entusiasmo con l’adrenalina all’interno. E poi la voglia di perdermi per migliorare i miei occhi, guardando qualcosa di sconosciuto. E poi la fretta di ritrovare la strada per non mancare agli appuntamenti. Non ricordo più come si fa, – mi ripetevo in silenzio. – Non mi ricordo più cosa vuol dire mescolarsi le anime e sentire uno strappo deciso ogni volta che devo andar via. Non riconoscere più solo la sua né solo la mia. Non mi ricordo più com’è avvertire l’assenza mentre sto ancora guardando qualcuno e sperare di stamparmi per sempre il suo sorriso nel mio, una per tutte le volte che non ci sarà. Preservarlo dal male, curarlo all’ombra e alla luce del sole. Non mi ricordo com’è accorgermi che i miei spigoli dentro sanno diventare carezze, hanno il privilegio di toccare un sospiro disilluso e trasformarlo in sincronia gioiosa per il suo ritmo. Non mi ricordo, pensavo, no. E poi d’improvviso tu, inevitabile scontro d’immagini, la differenza fra un sogno e un percorso. Tu che sai rendere speciale perfino l’alba in tangenziale. Volevo perdermi e ho trovato te, così senza nemmeno cercare…
Esiste un posto dove tutto viene stravolto, è trasparente allo sguardo ma onnipresente all’interno ed è lui che segue noi, come fosse una reale presenza con due occhi in più. È un posto al di sopra di tutto quello che mi accade qui. Io l’ho raggiunto per te, al di fuori di tutte le logiche possibili, ed è lì che ti aspetto ogni giorno…
continua →Sono stato forse troppo geloso di me, poi mi sono arreso all’evidenza delle cose. Questo è bello ma fa tanta paura. Ci sono muri interiori altissimi che si sgretolano di fronte a un gesto di pura tenerezza. E sai, oggi continuo a voler essere mio, ma mi sento più mio quando sono con te.
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
continua →
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