Ho sognato spesso un treno che mi portasse via dalle solite destinazioni.
Per uno che ce la fa, mi dicevo, centomila o forse più deragliano senza arrivare.
Per uno che ce la fa a toccare la felicità, milioni e milioni di persone scendono prima.
Ho trascorso così tanto tempo in viaggio, sempre lontano da casa e senza arrendermi mai, nonostante non tutte le volte si vedessero panorami piacevoli dai finestrini. Però è sempre l’arrivo che conta, pensavo. Eppure ogni arrivo era spesso lo stesso. Tanto entusiasmo con l’adrenalina all’interno. E poi la voglia di perdermi per migliorare i miei occhi, guardando qualcosa di sconosciuto. E poi la fretta di ritrovare la strada per non mancare agli appuntamenti. Non ricordo più come si fa, – mi ripetevo in silenzio. – Non mi ricordo più cosa vuol dire mescolarsi le anime e sentire uno strappo deciso ogni volta che devo andar via. Non riconoscere più solo la sua né solo la mia. Non mi ricordo più com’è avvertire l’assenza mentre sto ancora guardando qualcuno e sperare di stamparmi per sempre il suo sorriso nel mio, per le volte che non ci sarà. Preservarlo dal male, curarlo all’ombra e alla luce del sole. Non mi ricordo com’è accorgermi che i miei spigoli dentro sanno diventare carezze, sanno toccare un sospiro disilluso e restituire una sincronia gioiosa al suo ritmo. Non mi ricordo, pensavo, no. E poi d’improvviso tu, inevitabile scontro d’immagini, la differenza fra un sogno e un percorso. Tu che sai rendere speciale perfino l’alba in tangenziale. Volevo perdermi e ho trovato te, così senza nemmeno cercare. Per insegnarmi la strada migliore sono sceso dentro di te. Rischierei ancora tutto per un po’ di profondo, per una scena mai vista prima dentro una vita che persa non ritroverai uguale in nessun altro posto. E quando sei stanca guiderò io ma ti lascerò libera quando avrai voglia di correre, di toccare con la mano là fuori il vento, l’amore, il freddo, la pioggia, la sete nel cuore. Quando mi cercherai, sulla strada mi vedrai comparire nel pensiero. Vedrai il mio volto verso di te, come fossi un miraggio , un lampo di coraggio, un motivo in più per credere ancora possibile una fermata perfetta. E in mezzo a tutte le possibili destinazioni sarò io la tua destinazione_
(Massimo Bisotti)
Tutte le opere sono distribuite con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.